Il sostegno dato dall'AFS alle forze francesi libere di De Gaulle si concretizza nell'invio di uomini e mezzi in Palestina presso l'ospedale mobile gestito dalla scrittrice americana Mary Borden: per la prima volta i giovani volontari americani prestano servizio fuori dall'Europa, in un contesto fortemente interculturale.
Nel giugno del 1940 il generale Charles De Gaulle è fuggito in Inghilterra dove organizza le Forces Françaises Libres per combattere insieme agli Alleati contro i Tedeschi: non in Francia e neppure in Europa, dove al momento era impossibile; ma in Medio Oriente e nel Nord Africa. Due mesi dopo, all'inizio di agosto, Galatti offre l'aiuto dell'AFS: ma i Francesi sono apparentemente troppo male organizzati per poterne approfittare.
La prima collaborazione fra l'American Field Service e le Forze Libere Francesi si attua in Palestina grazie all'intervento decisivo della scrittrice Mary Borden (le donne dell'AFS?), moglie del generale inglese Edward Spears, capace di riorganizzare in Palestina l'ospedale mobile già operativo in Francia nel 1940.
Con il contributo di AFS e sotto la supervisione di Peter Muir fu organizzata una unità di 17 uomini, di cui 5 veterani di Francia. Il 1 gennaio 1941 questo gruppo, comandato da Muir, parte in aereo da Miami per Rio de Janeiro da dove, per nave, passando da Città del Capo e da Suez, sarebbe arrivato a destinazione.
Dopo innumerevoli peripezie, che coinvolsero anche l'equipaggiamento e le ambulanze, impigliate fino a maggio in qualche burocrazia coloniale, i volontari AFS vengono finalmente assegnati all'Hadfield Spears Mobile Hospital operativo a Sarafand, a ovest di Lydda, in Palestina. Benché l'ospedale fosse, teoricamente, a servizio delle truppe libere francesi, questi ultimi non erano in grado di occuparsene: così, complice una malattia tropicale che tenne Mrs. Burden fuori gioco per diverse settimane, il gruppo dell'AFS si trovò a convivere con un altro gruppo di volontari, di nazionalità inglese, formato da obiettori di coscienza quaccheri.
Tornata in salute, Mrs. Borden constata con amarezza che purtroppo fra i volontari AFS, «giovani e selvaggi milionari di New York» (wild young millionaires from New York), e i «miti obiettori di coscienza inglesi» (mild British conscientious objectors), non erano nati quei sentimenti di amicizia che lei aveva sperato. George Rock osserva che i contrasti, anche duri, fra i due gruppi, non portarono alcun danno al servizio, svolto con dedizione ed efficienza per tutta la durata della campagna militare di Palestina, Siria e Libano.
Quel conflitto, situato su uno scacchiere periferico, ma di grande valore strategico, vide fronteggiarsi le Forze Libere Francesi e gli Alleati da una parte, le truppe francesi di Vichy dall'altra, fino alla definitiva vittoria alleata del 12 luglio del 1941.
Per AFS è la prima vera prova di collaborazione interculturale: i giovani volontari americani si trovano in Palestina, Siria e Libano, l'esercito che accompagnano è un mosaico di razze (indiani, australiani, neozelandesi, pakistani, inglesi, francesi, algerini, marocchini, senegalesi) e religioni (cattolici, cristiani protestanti, induisti, musulmani e i quaccheri).
Concluse le operazioni militari, dove AFS compie fino in fondo il proprio dovere, l'arrivo di una nuova ondata di obiettori quaccheri dà il colpo finale a quella fragile convivenza: quei giovani inglesi, tanto pii quanto miti e controllati, rappresentavano evidentemente una sfida troppo dura. I volontari AFS rompono le righe: per andare direttamente a combattere con i Francesi in medio oriente o in Nord Africa; oppure per fare ritorno in patria o in Inghilterra, in attesa di nuove istruzioni.
Contemporaneamente, Peter Muir offre una sezione di ambulanzieri agli Inglesi, che sono impegnati su tutti i fronti e hanno bisogno di mezzi e uomini.
Nasce così un dissidio interno ad AFS fra anglofili e francofili. La missione di AFS resta Tous et tout pour la France, non si discute. Ma ora che la Francia è caduta in mano ai Tedeschi e che il Governo di Vichy ha tradito i veri francesi, i francofili preferiscono offrire un aiuto diretto a De Gaulle e alle forze francesi libere; gli anglofili ritengono meglio fornire un aiuto agli Inglesi, che sopportavano da soli l'intero peso del conflitto.
Nella confusione di quei mesi i vertici AFS presero la decisione: aiutare gli Inglesi. L'American Field Service stava per aprirsi al mondo.